In una situazione instabile e incerta come quella attuale la parola d'ordine per i risparmiatori è diversificazione, gli esperti sono infatti concordi..
Sempre dettato dall’esigenza di ridurre il rischio è il recente ricorso a certificati a capitale protetto che offrono una garanzia di rimborso alla pari o con un leggero sconto rispetto al prezzo di sottoscrizione nel caso in cui le quotazioni del sottostante dovessero crollare.
Non a caso dopo la crisi del 2008 i prodotti a capitale protetto, a protezione integrale o solo parziale, hanno registrato un incremento, basti pensare che su 1.551 prodotti attualmente quotati sul mercato del Sedex di Borsa Italiana sono ben 293 quelli dotati di una forma di protezione.
In questo caso, dunque, se il valore del sottostante sarà inferiore a quello che aveva al momento dell’emissione del certificato il rimborso sarà alla pari, mentre in caso di rialzo il guadagno sarà compreso tra il 20 e il 40%.
La caccia a strumenti che offrono garanzia ha inoltre riproposto gli scambi sui certificati che riguardano borse esotiche, in questo caso i sottostanti più diffusi sono gli indici azionari dei paesi ad alta crescita.