La manovra predisposta dal governo Monti prevede tra le varie novità anche una misura che ha come obiettivo quello di eliminare...
Il testo della manovra, in particolare, parla di un’imposta a cui sono soggetti tutti gli strumenti finanziari, a prescindere dall’obbligo del deposito titoli, fatta eccezione per i fondi sanitari e i fondi pensione.
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L’imposta, più nel dettaglio, sarà proporzionale all’ammontare degli strumenti posseduti e verrà applicata nelle misura dello 0,1% per il prossimo anno e dello 0,13% a partire dal 2013.
Per le comunicazioni che riguardano i prodotti e gli strumenti finanziari, l’imposta va da un minimo di 34,2 euro ad un massimo di 1.200 euro, una tassa che si applica a prescindere dall’effettivo invio delle comunicazioni. Il testo della manovra, infatti, specifica che l’estratto conto, compresa la comunicazione relativa agli strumenti ed ai prodotti finanziari, si considera inviato almeno una volta nel corso dell’anno e al momento della chiusura del rapporto anche nel caso in cui non sussiste un effettivo obbligo di invio. Nel caso in cui le comunicazioni sono inviate periodicamente nel corso dell’anno, l’imposta di bollo è rapportata al periodo oggetto del rendiconto.
La novità apportata dalla manovra, dunque, consiste oltre che nell’applicazione di un imposta anche per gli strumenti finanziari non soggetti all’obbligo del deposito titoli, anche nell’introduzione di un sistema di tassazione proporzionale anziché a scaglioni.