Gran Bretagna, 50 mld di sterline per le banche

by Redazione Commenta

Il governo, che potrebbe utilizzare questi fondi per l'acquisto di partecipazioni, sarà affiancato nella sua opera di stabilità..

la foto mostra una carta di deposito bancario

Il Primo Ministro britannico Gordon Brown ha annunciato che il proprio governo investirà circa 50 miliardi di sterline nel sistema bancario, al fine di prevenire situazioni di crisi nella struttura finanziaria dell’area, già messa a dura prova dall’attuale periodo di criticità.

Il governo, che potrebbe utilizzare questi fondi per l’acquisto di partecipazioni, sarà affiancato nella sua opera di stabilità dal previsto intervento della Banca d’Inghilterra, che ha stanziato 200 miliardi di sterline da rendere disponibili mediante finanziamenti alle banche nell’ottica di un piano di liquidità.

La finalità, ha proseguito Brown, è quella di garantire al settore bancario la stabilità necessaria per proseguire nella sua duplice e principale funzione di finanziatore di imprese e privati e di ricezione dei risparmi, senza che tale ruolo possa essere minato da una congiuntura sfavorevole.

L’impressione di gran parte degli analisti, tuttavia, è quella che occorra intervenire in maniera concertata, oltre che a livello di singolo Paese.


La crisi pare peggiorare di minuto in minuto, e non è escluso che il governo britannico debba intervenire a sostegno di qualche istituto di credito acquisendo grosse fette partecipative, per quelle che qualche osservatore definisce come nazionalizzazioni mascherate.

È tuttavia prematuro esprimersi in un momento come questo, e visti i risultati di tale allarmismo mediatico, c’è grande cautela nell’evidenziare i nomi di papabili, futuri, “assistiti”…

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