Dopo l'aggregazione tra Bpm e il Banco Popolare, si assisterà ad altri merger.
Unipol desidera aggregare Unipol Banca con un altro istituto di credito. Tuttavia vuole farlo senza assumere il ruolo di attivista di riferimento. L’amministratore delegato di Unipol, Carlo Cimbri, oggi ha confermato la volontà dal punto di vista strategico di far entrare Unipol Banca in un gruppo più grande perché il mercato del credito italiano per evolvere efficacemente lo dovrà fare a partire da dimensioni diverse.
Pertanto dopo l’aggregazione tra Bpm e il Banco Popolare, si assisterà ad altri merger. Spiega Ciambri:
Riteniamo da anni che la strada strategica per la banca, e continuiamo a pensarlo, sia quella di entrare a far parte di un gruppo bancario più grande, ma penso che sia un pensiero che hanno diversi azionisti di banche di piccola e media dimensione. E’ altrettanto evidente che la dinamica di concentrazione del sistema è appena iniziata. All’aggregazione di Bpm e Banco Popolare ne seguiranno altre, dal mio punto di vista”.
Il top manager ritiene che il mercato del credito evolverà in un modo ancora tutto da scrivere ma sicuramente ha bisogno di dimensioni diverse per evolvere efficientemente. “Il contesto strategico non può che confermarci nella volontà di poter partecipare con la nostra banca a un gruppo bancario che abbia una maggior capacità di essere efficiente sul mercato e questo deriva da un presupposto dimensionale che sarà irrinunciabile nel futuro prossimo”, ha osservato.
In quest’ottica il management di Unipol non sta con le mani in mano ad aspettare che arrivi un’opportunità dal cielo per la banca, “stiamo attenti a tante opportunità e studiamo tante operazioni”, ha chiarito Cimbri, precisando che eventuali comunicazioni ci saranno solo nel momento in cui si presentasse “qualcosa di concreto, non solo progetti” ideali. In ogni caso non ha escluso la possibilità di investire ulteriormente in un progetto nel quale c’è l’opportunità di creazione di valore. “Se i progetti di sinergie ci convincono”, ha ribadito, “non escludiamo assolutamente di investirci ulteriormente”.