Lunedì 13 ottobre l'esordio sul listino americano. Nel frattempo, si cercano intese nel 'Vecchio Contintente' sui prodotti specifici.
Fervono in preparativi in casa Fiat, in vista di una serie di operazioni molto importanti per il Lingotto. Il mese di ottobre sarà uno dei più significativi nella storia del gruppo. Dopo la presentazione della nuova 500X al Salone dell’auto di Parigi, sono numerose le tappe di un iter che porterà già da domani ad appuntamente importanti.
In settimana avverrà la fusione con Fiat Investments. Successivamente, arriverà il trasloco in Olanda e soprattutto il il cambio di nome in Fca.
L’appuntamento da segnare in azienda, uno dei più importanti di sempre, è per lunedì 13 ottobre. Per quella data, a meno di imprevisti dell’ultimo minuto, Fiat sbarcherà a Wall Street. Fino a qualche anno fa, sul listino americano erano quotati gli ADR della società . Ora tocca al gruppo sottoscrivere l’IPO.
L’esordio a Wall Street è l’ultimo passo di un percorso che Sergio Marchionne ha iniziato 5 anni fa. Lo stesso Marchionne, il 13 ottobre, inizierà a guidare il gruppo Ferrari per sostituire Luca Cordero di Montezemolo alla presidenza.
Fiat, dunque, ha preparato un ambizioso piano di sviluppo. Ma come lo finanzierà ? Occorrono sistemi adatti e il consiglio di amministrazione si sta adoperando per trovarli, rinviando le decisioni successivamente alla fusione.
Resta da comprendere se negli interessi dell’azienda torinese, sempre più proiettata sul mercato americano, contano ancora i prodotti del mercato europeo. La risposta è si, dal momento che Fiat cerca alleati anche nel ‘Vecchio Continente’. La fusione con Chrysler, infatti, non ha ‘zittito’ l’esigenza di trovare accordi in Europa sui singoli prodotti.
Per ogni costruttore, questa esigenza è sempre viva anche nell’ottica del bilancio: serve a tagliare i costi. A parte l’annuncio di luglio dell’alleanza con Renault, però, non c’è nulla di nuovo ‘all’orizzonte’.