Per Altcoin si intendono tutte quelle criptovalute diverse da Bitcoin ed Etheruem. Il termine Altcoin, infatti è una crasi tra la parola ‘alternative’ e, appunto ‘coin’, ovvero moneta. Tutte queste criptovalute sono nate in seguito alla diffusione del Bitcoin, il cui protocollo fu lanciato nel lontano 2008 da Satoshi Nakamoto, pseudonimo dietro il quale si celava molto probabilmente una community di cypherpunk. Al momento esistono oltre 17.000 criptovalute, ma Bitcoin ed Ethereum sono ancora quelle con il peso maggiore: quasi la metà del mercato la prima,circa un quarto la seconda. Le Altcoin, dunque, rappresentano poco meno del 40% del totale.
Tra le Altcoin ci sono grandi differenze, sia dal punto di vista tecnologico e dunque dalle logiche che sottendono la loro esistenza, sia dal punto di vista dei casi d’uso. Per riuscire a imporsi sulle due criptovalute principali, ovvero Bitcoin ed Ethereum, le Altcoin cercano di essere una valida alternativa dal punto di vista del funzionamento, provando dunque a colmare quelle che possono essere le aree di miglioramento delle monete virtuali più famose, così come dal punto di vista della sicurezza e dell’affidabilità.
Ethereum e Bitcoin sono ancora predominanti
Quello delle Altcoin è un compito certamente non facile, anche perché con il passare del tempo Bitcoin ed Ethereum si stanno imponendo progressivamente sul mercato, sia come strumento di investimento che come tecnologia sulla quale realizzare ulteriori progetti legati alla propria blockchain. Ethereum ha saputo trovare fin dall’inizio una sua dimensione alternativa rispetto al Bitcoin. Solo per fare un esempio di quale sia una delle sue tante applicazioni, si possono citare gli NFT. I Non-Fungible Tokem sono dei contenuti che stanno avendo un notevole successo e che vengono alimentati dagli smart contract sulla blockchain di Ethereum.
Come scegliere su quale Altcoin investire
Sapersi differenziare diventa cruciale anche per mantenere la propria autonomia sul valore, ecco perché lo scambio ethereum euro ha visto raggiungere picchi storici nell’autunno del 2021. Prima di scegliere di investire su una Altcoin, quindi, è fondamentale uno studio approfondito che possa mettere quanto più al sicuro l’investimento. Per esempio, è un buon inizio conoscere meglio la community che ruota attorno alla criptovaluta che si sta pensando di inserire nel proprio digital wallet. Più informazioni si raccolgono su sviluppatori, analisti e fan, meglio sarà.
Indispensabile poi comprendere la tecnologia della blockchain e il meccanismo di consenso della criptovaluta stessa, ovvero le regole del suo funzionamento. Anche in questo caso, un confronto con altre tecnologie è utilissimo per comprendere i pro e i contro, oltre ai possibili sviluppi e alle eventuali applicazioni pratiche. Per aiutarsi in questo studio, è consigliabile reperire il white paper della criptovaluta, ovvero il documento in cui sono custodite tutte le linee guida del progetto. La sua assenza rappresenta un campanello d’allarme. D’altronde la possibilità di imbattersi in una scamcoin non è affatto remota.
Scamcoin: cosa sono e come riconoscerle
La scamcoin è una criptovaluta pensata e realizzata con il preciso obiettivo di truffare gli investitori più incauti e meno informati. Solitamente lo schema per attrarre questi capitali è sempre lo stesso, ovvero la promessa di rendimenti molto vantaggiosi in un arco temporale ristretto. Una volta raggiunto un livello di notorietà sufficiente, il team che ha sviluppato questa criptovaluta fraudolenta sparirà, insieme agli investimenti raccolti.
La diffusione di questo fenomeno ha attirato sul mondo delle criptovalute molte critiche, ma sono situazioni limite che si verificano anche nel campo degli investimenti tradizionali. Per questo motivo è consigliabile informarsi sempre approfonditamente prima di investire il proprio denaro e inserire una criptovalute nel digital wallet personale.