La responsabile del Tesoro per la gestione del debito pubblico Maria Cannata ha detto che le banche italiane ridurranno il portafoglio in titoli di Stato italiani in loro possesso. Le banche italiane sono impegnate con gli stress test e con la asset quality review, e quindi dovranno ridurre la loro posizione in titoli di Stato italiani, ma la Cannata conta nell’aumento degli investitori esteri per sopperire a questa diminuzione.
In tutti i casi, secondo Chiara Manenti dell’ufficio studi di Intesa Sanpaolo, nel 2014 sarà difficile per le banche italiane aumentare la quota in portafoglio, sia perché la quota di attivo che è stata investita in titoli è ai livelli massimi da quando è nato l’euro, sia per il fatto che la gli attivi presentano aspetti non favorevoli per il prossimo semestre.
Il portafoglio di titoli di Stato italiani gestiti dalle banche era, a settembre, di 394,1 miliardi, in crescita del 19% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Periodo nel quale il debito pubblico ha fatto registrare un incremento del 4% che equivalgono a 80 miliardi di euro e lo hanno portato a 2.068 miliardi di euro. I livelli massimi nello storico si sono avuto a giugno quando il portafoglio delle banche italiane di titoli di Stato era a 401,7 miliardi e il debito pubblico a 2.076 miliardi.
Il Tesoro pensa quindi di collocare i titoli di Stato nel 2014 puntando anche sugli investitori esteri. Quest’anno non si sono avuti problemi particolari nel collocare i titoli di Stato e anche per il 2014 non sembrano esserci preoccupazioni particolari.