Il principale competitor statunitense è stato acquistato dalla compagnia di Singapore per 37 miliardi di dollari.
C’è gran fermento nel settore dei microprocessori, dove si è registrata da poche ore una maxi fusione tra società che offrono componenti per smartphone, tablet e altri dispositivi elettronici.
Avago Technologies, che ha quartier generale a Singapore e negli Stati Uniti, ha acquistato la concorrente Usa Broadcom per 37 miliardi di dollari in contante e azioni. Come si legge in una nota della società , Avago ha messo sul piatto 17 miliardi di dollari in contante e circa 140 milioni di propri titoli, valutati 20 miliardi di dollari al 27 maggio. Gli investitori di Broadcom controlleranno circa il 32% della società che uscirà dalla fusione.
L’operazione, già approvata all’unanimità dai due consigli di amministrazione, sarà completata secondo le previsioni entro la fine del primo trimestre 2016. “La transazione è un bene per tutti gli azionisti di Broadcom. I nostri clienti avranno accesso a una più ampia gamma di tecnologie e prodotti”, ha detto Scott McGregor, amministratore delegato di Broadcom. La società che uscirà dalla fusione avrà un valore di impresa di 77 miliardi di dollari e un fatturato annuale complessivo per circa 15 miliardi.
Come nota l’Ft, si tratta di un’operazione in un contesto di mercato di consolidamenti: la Avago, basata appunto a Singapore, si sta dimostrando come uno degli operatori più dinamici con il terzo annuncio nel giro dell’ultimo anno. Per altro, la compagnia quotata negli Usa è aiutata proprio dal domicilio a Singapore nello spuntare una tassazione ben più bassa del normale: il 9,6% di tax rate nel 2014, secondo i documenti di bilancio, contro il 35% per le compagnie a stelle e strisce.
Gli analisti contattati dal quotidiano della City spiegano che le fusioni aziendali seguono il principio tecnologico secondo il quale si integrano le funzioni in supporti singoli, superando di fatto le distinzioni tra aziende specializzate in particolari comparti di chip. Per altro, le società stanno cercando di estendersi a nuovi mercati, di tagliare i costi e presidiare l’avvento degli internet degli oggetti e dei dispositivi intelligenti da indossare, come gli orologi. Broadcom, per altro, è già fornitrice di Samsung ed Apple. Avago è invece reduce da un biennio di crescita azionaria impetuosa legata alla forte presenza della tecnologia 4G. Nel 1999, Avago è nata come spin-off della Hp.