Il bond ibrido a 60 anni è stato finalmente piazzato sul mercato da Telecom Italia, che ha ricevuto richieste per 3,5 miliardi di euro
Il bond ibrido a 60 anni è stato finalmente piazzato sul mercato da Telecom Italia, che ha ricevuto richieste per 3,5 miliardi di euro. Si tratta di un quantitativo pari a quasi cinque volte l’offerta. Telecom Italia ha piazzato 750 milioni di euro. Il gruppo delle telecomunicazioni, guidato da Franco Bernabè, ha approfittato della fase ancora positiva per il mercato dei corporate bond nonostante l’incertezza post-elettorale e il downgrade ricevuto da Moody’s lo scorso 12 febbraio a Baa3 con outlook negativo.
L’agenzia di rating valuta questo bond un “ibridoâ€, a metà tra debito ed equity. La cedola è stata prezzata al 7,875%, un livello più basso della guidance iniziale dell’8%. La riduzione ha tenuto conto della forte richiesta arrivata per il 60% dai fund manager. Rispetto al Bund tedesco di pari scadenza, il bond di Telecom Italia presenta uno spread di 742 punti base. La cedola per i primi 5 anni sarà pari al 7,75%.
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In quella data l’emittente ha la facoltà di richiamare il bond oppure mantenerllo sul mercato e riprezzarlo con uno step up di 25 basis point fino al 2023 e di 75 punti base fino al 2038. La prima tranche di questo bond ha visto una forte presenza di investitori britannici (38%). Il 15% delle sottoscrizioni sono arrivate da investitori francesi, un altro 15% dai tedeschi, 12% italiani e 10% svizzeri.
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Il 56% degli investitori sono fund manager, il 16% sono banche, 10% assicurazioni e un altro 10% hedge fund. L’emissione avvenuta ieri è la prima tranche del programma da 3 miliardi di euro di collocamenti previste nell’arco di tempo compreso tra 18 e 24 mesi. A Piazza Affari ieri il titolo Telecom Italia ha perso il 3,2% a 0,574 euro.