L’asta odierna del Tesoro relativa all’emissione dei Buoni del Tesoro Poliennali (BTP) a 5 e 10 anni chiude il periodo del “collocamento di fuocoâ€, che ha visto la settimana scorsa l’emissione di CTZ e BOT semestrali
L’asta odierna del Tesoro relativa all’emissione dei Buoni del Tesoro Poliennali (BTP) a 5 e 10 anni chiude il periodo del “collocamento di fuocoâ€, che ha visto la settimana scorsa l’emissione di CTZ e BOT semestrali: nel primo caso il rendimento del titolo biennale è salito lievemente fino al 4,86%; nel secondo caso, il tasso sui titoli semestrali è sceso sotto il 2,5%. Le recenti rassicurazioni di Mario Draghi sul futuro dell’euro hanno fatto bene ai titoli di stato italiani: lo spread Btp-Bund è sceso questa mattina fin sotto 450 punti base.
Quella di oggi è l’ultima asta del Tesoro prima della pausa estiva. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha offerto al mercato BTP scadenza giugno 2017 in una forchetta compresa tra 1,25 e 2,25 miliardi di euro, BTP scadenza settembre 2022 (250-750 milioni) e la 13-esima tranche dei BTP novembre 2015.
Tra gli operatori del settore c’era ottimismo per il risultato dell’asta dei BTP, dopo che venerdì si era formato un coro pro-euro dei principali leader europei (Merkel inclusa) e dopo le buone aste dei CTZ e BOT. La Banca d’Italia ha comunicato che sono stati collocati BTP a 5 anni per complessivi 2,24 miliardi di euro.
Il rendimento del BTP quinquennale è sceso al 5,29% dal 5,84% dell’asta precedente. Il bid-to-cover ratio è sceso a 1,34 da 1,54. Sono stati collocati BTP a 10 anni per un totale di 2,49 miliardi di euro. Il rendimento del BTP decennale è sceso al 5,96% dal precedente 6,19%. Il rapporto di copertura migliora leggermente a 1,29 da 1,28. Dopo l’asta lo spread Btp-Bund quota poco sopra 460 punti base.