Nel dettaglio, la vigilanza unica bancaria scatterà dal 2014 con il controllo che, in capo alla Bce, riguarderà le grandi banche, ed in particolare quelle che detengono asset per un controvalore non inferiore ai 30 miliardi di euro.
Nessun problema oggi per il Tesoro, nonostante la fine anticipata del Governo Monti, nel collocare i titoli di Stato a medio ed a lungo termine. Oggi, infatti, il Mef ha collocato agevolmente, peraltro con tassi in calo, i Btp a tre anni per un controvalore di 3,49 miliardi di euro, quasi al massimo della forchetta prevista di 3,5 miliardi di euro, ed i Btp con scadenza 2026 che hanno fatto registrare una domanda quasi doppia rispetto all’offerta.
Nessun effetto spread, quindi, sulle aste del Tesoro anche in virtù del differenziale Btp-Bund sulla curva a dieci anni che si è stabilizzato dopo le tensioni dei giorni scorsi. Tranquillizzanti sono anche le considerazioni dell’Agenzia Moody’s nel far presente come le attuali turbolenze a livello politico in Italia non abbiano impatto sul rating sul debito del nostro Paese.
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Intanto una volta tanto giungono buone notizie per la stabilità dell’euro dall’intesa che l’Ecofin ha raggiunto sulla vigilanza unica bancaria che, in particolare, scatterà dal 2014. Dopo una riunione fiume, infatti, è stata raggiunta un’intesa che, dalla cancelliera Merkel, è stata giudicata dal “valore inestimabile“.
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Nel dettaglio, la vigilanza unica bancaria scatterà dal 2014 con il controllo che, in capo alla Bce, riguarderà le grandi banche, ed in particolare quelle che detengono asset per un controvalore non inferiore ai 30 miliardi di euro. La nota stonata dell’accordo Ecofin è quello che almeno per ora vede fuori dalla vigilanza unica Svezia, Repubblica Ceca e Gran Bretagna.
Nessun effetto spread, quindi, sulle aste del Tesoro anche in virtù del differenziale Btp-Bund sulla curva a dieci anni che si è stabilizzato dopo le tensioni dei giorni scorsi. Tranquillizzanti sono anche le considerazioni dell’Agenzia Moody’s nel far presente come le attuali turbolenze a livello politico in Italia non abbiano impatto sul rating sul debito del nostro Paese.
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Intanto una volta tanto giungono buone notizie per la stabilità dell’euro dall’intesa che l’Ecofin ha raggiunto sulla vigilanza unica bancaria che, in particolare, scatterà dal 2014. Dopo una riunione fiume, infatti, è stata raggiunta un’intesa che, dalla cancelliera Merkel, è stata giudicata dal “valore inestimabile“.
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Nel dettaglio, la vigilanza unica bancaria scatterà dal 2014 con il controllo che, in capo alla Bce, riguarderà le grandi banche, ed in particolare quelle che detengono asset per un controvalore non inferiore ai 30 miliardi di euro. La nota stonata dell’accordo Ecofin è quello che almeno per ora vede fuori dalla vigilanza unica Svezia, Repubblica Ceca e Gran Bretagna.