Scelti gli advisor che curerebbero l'emissione.
Cnh Industrial ha intenzione di procedere a un’emissione obbligazionaria da parte della controllata Cnh Industrial Capital Llc in virtù delle condizioni di mercato.
I titoli saranno assicurati da Cnh Industrial Capital America LLC e da New Holland Credit Company, Llc, entrambe interamente controllate daCnh Industrial, la società che, nell’ambito dei servizi finanziari globali di Cnh Industrial, opera sul mercato Nord Americano.
Stando a quanto anticipato dal servizio Ifr di Thomson Reuters il bond, di tipo unsecured, sarà a cinque anni in dollari e dovrebbe essere prezzato nel corso della seduta odierna negli Usa. Cnh Industrial Capital Llc intende utilizzare i proventi netti dell’emissione obbligazionaria, in aggiunta alla propria liquidità generale, per i fabbisogni legati al capitale circolante e per le generali esigenze aziendali incluso, tra l’altro, l’acquisto di crediti o altri asset nel normale corso delle attività .
I proventi netti potrebbero, nel contempo, essere utilizzati per rimborsare, alla scadenza, altro indebitamento diCnh Industrial. A curare l’emissione saranno Barclays Capital, Credit Agricole Securities (Usa), Deutsche Bank Securities e Rbs Securities.
L’indebitamento netto industriale di Cnh Industrial al 30 settembre è cresciuto a 3,4 miliardi di dollari dai 2,7 miliardi di dicembre 2014, compreso l’impatto della rimisurazione delle disponibilità e mezzi equivalenti in Venezuela pari a 133 milioni di dollari. Si ricorda che, di riflesso ai conti deboli del terzo trimestre, Cnh Industrial ha riconsiderato al ribasso i target per quest’anno.
La società ha, infatti, indicato un obiettivo di ricavi netti tra 25 e 26 miliardi di dollari rispetto al precedente di 26-27 miliardi, ha confermato il margine operativo tra il 5,6% e il 6%, mentre ha ritoccato leggermente al rialzo l’indebitamento netto industriale visto tra 2,1 e 2,3 miliardi rispetto al precedente target di 2-2,2 miliardi di dollari. A Wall Street il titolo Cnh Industrial fa registrare un progresso dello 0,29% a 6,93 dollari e a Piazza Affari dell’1,60% a 6,345 euro.