Eni si prepara al lancio di un bond a tasso fisso di durata pari a 10 anni per un ammontare complessivo che si aggira intorno a 1 miliardo..
L’emissione ha l’obiettivo di apportare un miglioramento alla situazione debitoria della società sia nel breve che nel lungo periodo, le banche scelte dal colosso energetico per guidare l’operazione sono Barclays, Banca Imi, Bnp Paribas, Ing e Unicredit.
L’ultima emissione da parte di Eni risale allo scorso settembre, quando è stato emesso un bond con scadenza 2019 e cedola 4,125% per un rendimento di 75 punti base sul midswap. Lo scorso aprile, tuttavia, il consiglio di amministrazione del gruppo ha deliberato l’emissione di uno o più prestiti obbligazionari di ammontare complessivo pari a 3 miliardi di euro entro un anno, ossia entro aprile 2011.
Nell’ultimeo periodo, tuttavia, la crisi greca e le difficoltà dell’economia europea hanno bloccato le emissioni, che si prevede ricominceranno in questo periodo, in cui a fare il primo passo è stata proprio Eni.
Moody’s per Eni ha espresso un rating “Aa2” con outlook negativo, per Standards & Poor’s il rating è “A+” con outlook stabile mentre proprio stamani Goldman Sachs ha alzato il rating Eni da “Neutral” a “Buy” mantenendo invariato il target price a 21 euro.
Al momento il titolo Eni a Piazza Affari guadagna lo 0,25% a 16,27 euro.
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