Spesa delle famiglie in calo nel 2008

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Il Ministero dell'Economia ha diffuso la sua "Relazione generale sulla situazione economica del Paese 2008", un documento da cui emerge..

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Il Ministero dell’Economia ha diffuso la sua “Relazione generale sulla situazione economica del Paese 2008“, un documento da cui emerge una crescita complessiva del 10% negli ultimi quattro anni. Nel 2008 la spesa complessiva delle famiglie è stata di 922,6 miliardi di euro, ma si tratta di dati comunque inferiori rispetto a quelli degli anni precedenti.

La causa di questa frenata dei consumi è ancora una volta la crisi economica che ha indotto i consumatori a stringere la cinghia e a ridurre le spese, soprattutto per quanto riguarda quelli che sono considerati beni non strettamente indispensabili.


Nel 2008, in particolare, c’è stato un aumento della spesa del 2,3%, in calo rispetto al +3,4% registrato nel 2007. Questo se si considera la dinamica dei prezzi mentre se si parla esclusivamente di quantità nel 2008 è stato registrato un calo dello 0,9%, a differenza del 2007 in cui c’è stata una crescita dell’1,2%.


Nella Relazione del Ministero dell’Economia è presente una lista dettagliata che indica voce per voce i consumi del 2008. In relazione alla quantità di spesa è stata registrata una diminuzione nella maggior parte dei settori, in particolare -15,1% sull’acquisto dei mezzi di trasporto, -5,7% sulla spesa inerente agli articoli ricreativi o culturali, -2,5% sui generi alimentari, -3,8% su vino egrappa, -1,9% su vestiti e scarpre e -2,7% su libri e giornali.

Tuttavia, come dicevamo, i cali più marcati hanno interessato soprattutto i beni non considerati indispensabili e quindi gli elettrodomestici, i lavori di manutenzione, arredamento e complementi d’arredo tra cui divani, vasi, servizi di biatti e bicchieri, piante, ecc. In questo caso la spesa complessiva è stata inferiore di circa 53 milioni rispetto al 2007.

Nel rapporto si legge che sul calo dei consumi registrato nel 2008 ha influito tra le altre cose anche la difficoltà di accesso al credito e l’incertezza generale sulla situazione economica globale.

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