La Banca d’Italia ha comunicato poco fa che l’asta dei Certificati del Tesoro Zero Coupon e dei Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all’inflazione europea è andata a buon fine
La Banca d’Italia ha comunicato poco fa che l’asta dei Certificati del Tesoro Zero Coupon e dei Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all’inflazione europea è andata a buon fine. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha piazzato 3,5 miliardi euro di CTZ e un miliardo di euro di BTP€i. Come da attese lo yield è sceso ancora una volta, seguendo così il trend di restringimento dei tassi in atto ormai da quattro mesi presente su tutta la curva italiana dei rendimenti.
Nel dettaglio il Tesoro ha collocato 3,5 miliardi di euro di CTZ, ovvero l’ammontare massimo della forchetta compresa tra 2,5 miliardi e 3,5 miliardi di euro. Si è trattato della quinta tranche dei CTZ scadenza 30 settembre 2014, che hanno decorrenza 28 settembre 2012. Il codice ISIN di questi titoli è: IT0004853807. Il rendimento è sceso sui minimi degli ultimi due anni all’1,923% dal 2,397%. La domanda per questi titoli è stata 1,501 volte il quantitativo offerto.
Il Tesoro ha collocato poi la 30-esima tranche di BTP€i scadenza 15 settembre 2019, tasso di interesse annuo lordo del 2,35% (codice ISIN: IT0004380546), e la sesta tranche di BTP€i scadenza 15 settembre 2026, tasso di interesse lordo del 3,1% (codice ISIN: IT0004735152), per un controvalore complessivo di un miliardo di euro, ovvero il massimo della forchetta compresa tra 500 milioni e un miliardo di euro.
Il rendimento dei BTP€i 2019 è sceso al 2,53%, mentre quello dei BTP€i 2026 al 3,49%. Dopo la comunicazione dei risultati dell’asta, il differenziale di rendimento tra il Btp a 10 anni e il pari scadenza Bund tedesco si è attestato a 335 punti base, per uno yield del decennale italiano appena inferiore al 4,8%.