Stamattina la Banca d’Italia ha comunicato che il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha emesso BTP a 5 e 10 anni per un controvalore complessivo di 5,982 miliardi di euro (range previsto tra 4 e 6 miliardi di euro)
E’ un ottimo momento per il mercato obbligazionario italiano, soprattutto sulla sponda dei bond governativi. Oggi si è conclusa la tre giorni di emissione obbligazionaria del Tesoro, che ha riscontrato un enorme successo ma soprattutto un forte calo dei tassi su diverse scadenza sulla curva dei rendimenti italiana. Dopo aver sperimentato un calo dello yield sui BOT semestrali, sui CTZ biennali e sui BTP€i, oggi il Tesoro ha brindato al calo dei tassi sui BTP a medio-lunga scadenza.
Il contesto in cui è avvenuto il collocamento è stato particolarmente favorevole grazie anche all’euforia sui mercati europei, dopo che Barack Obama ha dichiarato che l’accordo sul fiscal cliff potrebbe arrivare entro Natale. Stamattina la Banca d’Italia ha comunicato che il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha emesso BTP a 5 e 10 anni per un controvalore complessivo di 5,982 miliardi di euro (range previsto tra 4 e 6 miliardi di euro), attraverso il meccanismo dell’asta marginale. Il regolamento delle sottoscrizioni sarà effettuato il 3 dicembre.
In dettaglio, il Tesoro italiano ha piazzato circa 3 miliardi di euro della terza tranche di BTP scadenza 1° novembre 2017, cedola annua lorda del 3,5%. I titoli hanno decorrenza 1° novembre 2012 e il seguente codice ISIN: IT0004867070. Il Tesoro ha collocato il massimo importo previsto della forchetta compresa tra 2 e 3 miliardi di euro. Il rendimento lordo è sceso al 3,23% dal precedente 3,8% dell’asta di fine ottobre scorso.
Il Tesoro ha poi collocato la settima tranche di BTP scadenza 1° novembre 2022, cedola annua lorda del 5,5%, per un ammontare complessivo di circa 3 miliardi di euro, ovvero vicino al top della forchetta compresa tra 2 e 3 miliardi. I titoli decennali hanno decorrenza 1° maggio 2012 e codice ISIN pari a IT0004848831. Il rendimento lordo è sceso al 4,45% dal 4,9% sui minimi da novembre 2010.