L’asta odierna dei BTP a 5 e 10 anni era molto attesa dagli investitori internazionali, essendo la prima emissione obbligazionaria del Tesoro dopo la formazione del nuovo esecutivo di larghe intese guidato dal neo-premier Enrico Letta
L’asta odierna dei BTP a 5 e 10 anni era molto attesa dagli investitori internazionali, essendo la prima emissione obbligazionaria del Tesoro dopo la formazione del nuovo esecutivo di larghe intese guidato dal neo-premier Enrico Letta. Le recenti aste di Btp€i, Ctz e Bot semestrali sono state molto positive, tanto che per i titoli biennali e i titoli semestrali i tassi sono scesi ai minimi dall’introduzione dell’euro. Stamattina, già prima dell’asta, la risposta dei mercati era stata decisamente positiva con lo spread sotto 280 con nuovo governo Letta.
Poco dopo le ore 11 la Banca d’Italia ha comunicato che il Ministero dell’Economia e delle Finanze è riuscito a collocare complessivamente 6 miliardi di euro di BTP a 5 e 10 anni. In dettagllio, è stata piazzata la terza tranche di BTP scadenza 1° giugno 2018, cedola lorda nnua del 3,5%, per un importo totale di 3 miliardi di euro, ovvero il massimo della forchetta del Mef compresa tra 2 e 3 miliardi.
Il rendimento del Btp quinquennale scende al 2,84% dal 3,65%. Il rapporto di copertura è aumentato a 1,36 da 1,22. Il Tesoro ha anche venduto la quinta tranche di BTP scadenza 1° maggio 2023, cedola lorda annua del 4,5%, per un ammontare complessivo di 3 miliardi di euro, ovvero il massimo del range previsto dal Mef tra 2 e 3 miliardi di euro.
Il rendimento del Btp decennale scende al 3,94% dal 4,66%: è il più basso da ottobre 2010. Il bid to cover ratio è cresciuto a 1,42 da 1,33. Dopo la comunicazione dei risultati dell’asta, lo spread Btp-Bund si conferma a 274 punti base con il rendimento del titolo decennale che si porta al 3,96%. Jp Morgan prevede tassi Btp al 3,5% con governo Letta nel giro di due o tre settimane.