Pochi istanti fa la Banca d’Italia ha comunicato che il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha provveduto a collocare BTP a 3, 4, 6 e 12 anni per un ammontare complessivo pari a 6 miliardi di euro
Dopo l’asta di ieri relativa ai BOT a 3 e 12 mesi, il Tesoro italiano scende nuovamente in campo con una nuova emissione obbligazionaria su scadenze più lunghe. Pochi istanti fa la Banca d’Italia ha comunicato che il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha provveduto a collocare BTP a 3, 4, 6 e 12 anni per un ammontare complessivo pari a 6 miliardi di euro. Buona la domanda, mente i tassi sono in lieve salita come successo anche ieri nell’asta dei Buoni ordinari del Tesoro.
L’attesa maggiore degli operatori era per l’emissione dei BTP triennali, scadenza luglio 2015 con tasso di interesse annuo lordo del 4,5%. Questi titoli sono stati collocati per complessivi 3,75 miliardi di euro, ovvero l’importo più alto della forchetta prevista dal MEF tra 2,75 e 3,75 miliardi. Il rendimento lordo è stato pari al 2,86%, in leggera crescita dal 2,75% registrato nell’asta dello scorso 13 settembre quando lo yield scese ai minimi da ottobre 2010.
La domanda per i BTP a 3 anni è stata pari a 1,67 volte il quantitativo offerto. Il rapporto di copertura risulta così migliore rispetto all’1,485 dell’asta di metà settembre. Sono stati poi collocati anche BTP off-the-run con scadenza a 4, 6 e 12 anni per un controvalore totale pari a 2,25 miliardi di euro, ovvero la parte alta della forchetta prevista dal MEF tra 1,5 e 2,25 miliardi.
Si tratta dei BTP settembre 2016, non più in corso di emessione, cedola 4,75%, BTP agosto 2018, non più in corso di emissione, cedola 4,5%, BTP marzo 2025, non più in corso di emissione, cedola 5%. Dopo la diffusione dei risultati dell’asta, sul mercato secondario dei titoli di stato lo spread Btp-Bund quota poco sotto 360 punti base, per un rendimento del Btp decennale del 5,08%.