Rendimento Titoli Stato Italia, bene anche con voci di rimpasto

by Redazione Commenta

Il susseguirsi delle voci che darebbero come possibile un rimpasto dell’attuale esecutivo guidato da Letta, non hanno creato particolari problemi alle aste sui Titoli di Stato, che hanno registrato una ottima vendita cogliendo a segno il tutto esaurito, segno che gli investitori istituzionali, non hanno dato particolare importanza ad eventuali crisi di Governo. 

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Sul fronte governativo, buono l’esito delle aste Btp di oggi. Le tre scadenze (3, 7 e 15 anni) hanno visto rendimenti in sensibile calo, a fronte di una domanda pressoché stabile. Sulla scadenza più breve, il Tesoro è riuscito a collocare i titoli ai nuovi minimi dall’introduzione dell’euro (all’1,51%). Questo elemento non ci sorprende, dato che sul secondario il rendimento sul 3 anni viaggiava all’1,48% prima dell’asta. Il risultato però assume notevole importanza se si considera che l’ipotesi di rimpasto di governo poteva in qualche modo creare disturbo al mercato, dato che potrebbe riguardare un dicastero chiave come quello dell’Economia, come spiega Vincenzo Longo di Ig.

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Intanto sul fronte macro economico in Italia, la produzione industriale a novembre è salita dello 0,3% m/m (+1,4% a/a). Si tratta del primo rialzo annuo dopo 26 mesi che apre alla possibilità di vedere un ritorno alla crescita nell’ultimo trimestre del 2013. Dietro questi dati, a nostro avviso, si maschera un certo effetto base dovuto ai prolungati cali dei mesi passati. Bisogna ora guardare alle riforme strutturali per la crescita per fare in modo che la ripresa sia sostenibile nel medio periodo. La Bce dovrà fare molto in questo senso e il mercato si aspetta misure non convenzionali entro i primi tre mesi dell’anno.

 

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