L'Istat ha diffuso i dati relativi alla produzione industriale che nel mese di agosto è aumentata del 7% rispetto a luglio, raggiungendo così..
Decisamente diverse dai dati diffusi dall’Istat sono le previsioni degli economisti indicavano un aumento dello 0,6% su base mensile e un calo del 17,9% su base annua.
A cosa sia dovuto l’aumento del 7% registrato ad agosto rispetto a luglio è una cosa che l’istituto di statistica e gli economisti non sono ancora ben riusciti ad interpretare. L’Istat, in particolare, ha spiegato che i dati potrebbero subire delle distorsioni statistiche legate agli effetti del calendario.
Un funzionario dell’istituto di statistica ha infatti spiegato che in questo momento è difficile cogliere gli effetti stagionali e il dato può essere quindi soggetto ad aggiustamenti.
Dai dati diffusi dall’Istat emerge che le variazioni congiunturali sono positive soprattutto per i beni strumentali (+7%) e per quelli intermedi (+9,2%) mentre per i beni di consumo si registra un +2%. Per quanto riguarda l’energia è stato registrato un aumento del 2,1% rispetto a luglio.
Il dato tendenziale risulta negativo per i beni strumentali (-25,2%) e per quelli intermedi (-31,8%) ma anche per l’energia (-7,4%). Meno drastica invece la riduzione dei beni di consumo (-4,6%) grazie al calo contenuto dei beni non durevoli che sono calati del 2,6% mentre i beni durevoli segnano un -21.7%.
Gli aumenti della produzione rispetto ad agosto sono consistenti soprattutto per la metallurgia (+16,3%) la fabbricazione dei macchinari (+13,5%) e per i mezzi di trasporto (+12,9%).