Il Documento di programmazione economico-finanziaria prevede una ripresa dell'economia a partire dal 2010 dopo un 2009 che si..
Per quanto riguarda l’indebitamento netto, il Documento prevede che quest’anno si dovrebbe attestare al 5,3% per poi scendere al 5,0% nel 2010. Il debito pubblico, invece, che nel 2008 si è attestato al 105,7%, salirà quest’anno di quasi dieci punti al 115,3%, per poi arrivare al 118,2% nel 2010 e ridiscendere al 114,1% nel 2013.
Il Dpef prevede che l’avanzo primario, ossia il saldo di entrate e spese di conti pubblici, nel 2009 scenderà sotto lo zero, ossia al -0,4%, per poi risalire allo 0,2% nel 2010 e fino al 3,5% del 2013.
Il Documento, inoltre, ribadisce che gli obiettivi dell’azione di governo puntano al pareggio di bilancio strutturale e ad una riduzione del rapporto debito/pil.
Nella giornata di ieri, a Palazzo Chigi, si è tenuto il primo incontro tra governo, sindacati e Confindustria, una riuniune da cui è uscita pesantemente insoddisfatta la Cgil, che ha sottolineato l’assenza di discussioni relative a temi importanti come lo scudo fiscale le pensioni. Il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani, in particolare, ha definito l’incontro troppo generico e per questo incapace di affrontare quelli che sono considerati i veri problemi del paese.
Un’accusa a cui il ministro dell’economia Giulio Tremonti ha risposto affermando che il Documento conferma tutte quelle che sono le certezze più importanti, ossia la sanità , l’assistenza e tutto quello che serve alle persone per vivere. Per quanto riguarda, invece, pensioni, prestazioni e sicurezza non è previsto alcun taglio.
L’approvazione del Documento di programmazione economico-finanziaria relativo alla manovra di finanza pubblica per il quadriennio 2010-2014 è all’ordine del giorno della riunione del Consiglio dei Ministri che si terrà questa mattina alle 10:30.
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