Il 2012 è stato un anno da dimenticare per le famiglie consumatrici anche per quel che riguarda il reddito disponibile che ha fatto registrare, anno su anno, una diminuzione del 2,1%.
Una percentuale pari nel 2012 all’8,2%. E’ questo il dato sulla propensione al risparmio che, rilevato dall’Istituto Nazionale di Statistica, ha fatto registrare un calo anno su anno dello 0,5%. L’Istat ha fornito il dato annuale sulla propensione al risparmio in Italia dopo aver rilevato che nel quarto trimestre del 2012 l’indicatore, all’8,3%, ha fatto registrare un calo di 0,2 punti percentuali rispetto al terzo trimestre dello scorso anno, e di 0,9 punti percentuali rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.
► ECONOMIA ITALIANA TRA INFLAZIONE E PRESSIONE FISCALE
Il 2012 è stato un anno da dimenticare per le famiglie consumatrici anche per quel che riguarda il reddito disponibile che ha fatto registrare, anno su anno, una diminuzione del 2,1% a valori correnti. Pesante è stata lo scorso anno, inoltre, la perdita del poter d’acquisto che è si è attestata al 4,8% tenendo conto dell’inflazione 2012.
► TASSI MUTUO IN CADUTA LIBERA
Appresi i dati Istat, il Codacons ha fatto presente come una perdita di potere d’acquisto del 4,8% su base annua corrisponda ad una stangata che mediamente, per una famiglia italiana tipo composta da tre persone, è pari a ben 1678 euro. Di conseguenza secondo l’Associazione è necessario ed urgente che da un lato il Governo congeli gli aumenti delle tariffe pubbliche, e dall’altro sblocchi le rivalutazioni delle pensioni e degli stipendi dei dipendenti pubblici. D’altronde, per il mese di febbraio del 2013, l’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) ha comunicato che le retribuzioni in Italia sono cresciute di appena l’1,4% rispetto ad un’inflazione che, riferita allo stesso periodo, viaggia a +1,9%.
► ECONOMIA ITALIANA TRA INFLAZIONE E PRESSIONE FISCALE
Il 2012 è stato un anno da dimenticare per le famiglie consumatrici anche per quel che riguarda il reddito disponibile che ha fatto registrare, anno su anno, una diminuzione del 2,1% a valori correnti. Pesante è stata lo scorso anno, inoltre, la perdita del poter d’acquisto che è si è attestata al 4,8% tenendo conto dell’inflazione 2012.
► TASSI MUTUO IN CADUTA LIBERA
Appresi i dati Istat, il Codacons ha fatto presente come una perdita di potere d’acquisto del 4,8% su base annua corrisponda ad una stangata che mediamente, per una famiglia italiana tipo composta da tre persone, è pari a ben 1678 euro. Di conseguenza secondo l’Associazione è necessario ed urgente che da un lato il Governo congeli gli aumenti delle tariffe pubbliche, e dall’altro sblocchi le rivalutazioni delle pensioni e degli stipendi dei dipendenti pubblici. D’altronde, per il mese di febbraio del 2013, l’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) ha comunicato che le retribuzioni in Italia sono cresciute di appena l’1,4% rispetto ad un’inflazione che, riferita allo stesso periodo, viaggia a +1,9%.