La crisi ha portato le famiglie a spendere meno, rinviando gli acquisti già programmati e chiedendo prestiti solo se strettamente necessari..
Da una recente indagine, infatti, emerge che sul reddito di una famiglia italiana il peso delle rate è pari al 50% circa, contro il 76% delle famiglie francesi, l’89% di quelle tedesche e il 123% di quelle spagnole.
La prudenza delle famiglie italiane, inoltre, ha portato ad attribuire all’Italia un bassissimo tasso di default, ossia l’indice che misura i ritardi relativi a 6 o più rate nel periodo preso in esame, e che per il nostro paese a settembre 2009 si è attestato al 3,1%.
La flessione della domanda dei prestiti, tuttavia, non sembra affatto preoccupare gli operatori in quanto si ritiene che con il progressivo miglioramento della situazione economica generale si registrerà un parallelo aumento dellla richiesta di finanziamenti da parte delle famiglie italiane, anche se bisogna comunque tener conto che si tratta di un qualcosa che non rientrerà nel breve periodo.
Secondo quanto rilevato dall’Osservatorio Findomestic, in particolare, si prevede che nel trimestre compreso tra giugno e agosto solo il 6% delle persone interpellate prevede l’acquisto di elettrodomestici e solo una percentuale inferiore al 2% prevede di comprare un’auto nuova o arredi per la casa.