Agevolazioni fiscali per apertura partita IVA

by Redazione Commenta

Aprire una attività è estremamente vantaggioso grazie alle agevolazioni fiscali offerte dal governo.

Chiunque voglia aprire un qualsiasi tipo di società dovrà, obbligatoriamente e con l’ausilio di un professionista, aprire una partita IVA. L’attribuzione della suddetta come molti sanno, avviene tramite la compilazione di uno specifico modello, chiamato AA9, nel quale dovranno essere indicate, nel modo più chiaro possibile, alcune informazioni relative al titolare, alla data di inizio attività, al codice ATECO e molto altro.

Non tutti, invece, sanno che per chiunque desideri avviare un’attività e, dunque, fornirsi di una partita IVA, sono a disposizione delle agevolazioni fiscali che andremo ad analizzare nel dettaglio.

LEGGE 241/2007 SUI CONTRIBUENTI MINIMI


Con l’introduzione di suddetta legge si stabilisce, in particolare così come ordinato dall’art. 1 ai commi da 96 a 117, che può avvantaggiarsi del regime dei contribuenti minimi chiunque:

– non abbia mai esercitato, nei precedenti 3 anni, nessun tipo di attività professionale né in forma associativa né familiare

– non costituisca un’attività con lo scopo di proseguire, come titolare, l’attività precedentemente svolta come dipendente o lavoratore autonomo

– proseguendo l’attività professionale avviata da un terzo non abbia ricavi, relativamente al periodo antecedente l’attribuzione del regime dei contribuenti minimi, superiori a 30.000 euro

LEGGE 388/2000 SULLE NUOVE ATTIVITÀ

Grazie a questa legge può usufruire dei vantaggiosi regimi fiscali offerti chiunque:

– non abbia mai esercitato, nei precedenti 3 anni, nessun tipo di attività professionale né in forma associativa né familiare

– non costituisca un’attività con lo scopo di proseguire, come titolare, l’attività precedentemente svolta come dipendente o lavoratore autonomo

– proseguendo l’attività professionale avviata da un terzo non abbia ricavi, relativamente al periodo antecedente l’attribuzione del regime dei contribuenti minimi, superiori a 30.000 euro

– esercitando l’attività di fornitore di servizi non abbia ricavi annuali superiori a 30.000 euro

– esercitando l’attività di fornitore di beni non abbia ricavi annuali superiori a 60.000 euro

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