La crisi che la colpito la Grecia ha messo in evidenza come la politica economica dei singoli paesi europei è un'interesse di tutti, è necessario..
E’ questo quello che ha cercato di spiegare ieri il presidente della Commissione europea Josè Barroso, sottolineando anche come fino a questo momento il parametro del debito sia stato eccessivamente trascurato.
Dello stesso parere anche Olli Rehn, commissario europeo per gli affari economici e monetari, secondo cui nell’ultimo decennio non solo non c’è stata una riduzione sufficiente del debito ma neanche un serio impegno per cercare di porvi rimedio.
Ed è proprio per questo motivo che si sta seriamente prendendo in considerazione la possibilità di estendere anche al debito l’attuale procedura anti-deficit eccessivi. In questo modo, dunque, in futuro non basterà riportare il deficit al 3% ma ci dovrà essere anche una graduale riduzione del debito.
Barroso ha poi evidenzato come la situazione di crisi della Grecia, pur rappresentando questa solo il 2% dell’economia europea, ha avuto un impatto incredibile e inaspettato sulla stabilità dell’euro. Per questo motivo il suo piano prevede l’istituzione del cosiddetto “semestre europeo“, durante il quale verranno coordinati a livello europeo i vari bilanci nazionali, per verificare che siano coerenti con il comune interesse dei paesi europei.
L’idea di base è quella di andare a creare una serie di indicatori tramite i quali sarà possibile verificare eventuali discordanze e inviare avvisi preventivi che se ignorati diventeranno raccomandazioni sulle manovre correttive da adottare.