Il rating italiano passa da A a BBB+.
Dopo che Francia ed Austria sono state declassate perdendo la tripla A, Standard & Poor’s ha tagliato anche il rating del nostro Paese, sceso da A a BBB+, come Perù, Colombia, Irlanda, Russia e Kazakhstan.
La comunicazione ufficiale del taglio del rating è giunta solamente ieri sera dopo la chiusura di Wall Street ma era già stata anticipata nelle ore precedenti ed era quindi attesa dal mercato. Il comunicato di S&P conferma innanzitutto che si tratta di una bocciatura generale dell’Unione Europea, la quale ha una governance economica debole e deve continuare a ricorrere a manovre correttive.
â–º BORSA ITALIANA
Come riferito da S&P in Italia il clima politico è cambiato ma questo non è successo in Europa, comunque il rating italiano sarà declassato ancora se il governo attuale non riuscisse a portare a termine le riforme strutturali previste o se dovesse terminare prima del termine naturale.
La nota ufficiale afferma anche che l’outlook sull’Italia è negativo, quindi esiste almeno una possibilità su tre che il rating venga tagliato ancora nel corso dei prossimi due anni.
Per S&P il rating tripla B indica una corretta capacità di rispettare gli impegni finanziari ma una certa suscettibilità alle condizioni economiche avverse e alle variazioni del quadro finanziario. Nel declassamento ha pesato sicuramente molto il Pil previsto in calo di almeno lo 0,5%.