Il debito sovrano di alcuni paesi della zona euro continua a rappresentare un grosso problema per la stabilità economica del Vecchio Continente...
L’ultimo downgrade è arrivato poche ore fa da Standard & Poor’s che, all’indomani dei risultati degli stress test sulle banche irlandesi e che hanno evidenziato un buco di 24 miliardi di euro, ha comunicato di aver declassato il debito irlandese portandolo a “BBB+” dal precedente “A-“, eliminando però al contempo il creditwatch negativo. Nel complesso, dunque, l’outlook risulta stabile.
Nella nota mediante la quale è stata comunicata la decisione, la banca d’affari ha spiegato di aver deciso di attuare il downgrade alla luce del fondato timore che la ristrutturazione del debito sovrano irlandese costituirà il presupposto per ricevere un prestito nell’ambito dell’ESM (European Stability Mechanism), che a partire dal 2013 sostituirà l’attuale fondo a sostegno delle nazioni in difficoltà .
Sempre rimanendo in tema di crisi del debito sovrano europeo, oggi è stata una giornata piuttosto complicata anche per il Portogallo, che ha collocato titoli di Stato con scadenza a un anno per un ammontare complessivo pari a 1,64 miliardi di euro, tuttavia si è ritrovato costretto a dover pagare tassi più alti. Il rendimento medio è infatti salito al 5,793% dal 3,159%.