
I dati diffusi dalla Bce, in particolare, indicano a settembre una diminuzione tendenziale dei prestiti al settore privato dello 0,3% rispetto a un aumento dello 0,1% registrato ad agosto. Su base congiunturale i prestiti hanno invece registrato il primo incremento dopo due mesi di flessione.
Nonostante questo dato inaspettato e negativo gli economisti non sembrano affatto allarmati, anzi, hanno espresso parole rassicuranti affermando che il credito sta ritornando a circolare nel sistema e che presto si assisterà ad un progressivo miglioramento della situazione.
La maggior parte degli esperti, infatti, sono concordi nel ritenere che quello relativo al mese di settembre è un dato che non avendo precedenti ha suscitato molto scalpore, ma in realtà è solo un indicatore isolato su quanto sta succedendo. Secondo gli economisti, infatti, quello su cui bisogna focalizzare l’attenzione sono i dati mensili che evidenziato un rialzo nei prestiti alle famiglie, specialmente per quanto riguarda il settore immobiliare.
I prestiti alle famiglie a settembre sono aumentati di 14 miliardi di euro, per quanto riguarda invece l’aggregato monetario M3 il tasso di crescita annuo a settembre è stato dell’1,8%. La media mobile dei tassi di crescita di M3 nell’ultimo trimestre è stata pari al 2,5% dal 3,1% del trimestre precedente.