La Gran Bretagna è tornata ad essere nuovamente dominante nella produzione a basso costo nell’industria europea. Stando ad uno studio condotto dalla Boston Consulting Group è risultata essere, infatti, una delle location più a basso costo nell’area Europea occidentale nella produzione di beni.
In effetti i costi manifatturieri diretti, stando alla ricerca effettuata dalla Boston Consulting Group, risultano essere migliorati fino a dieci punti percentuali in più in confronto agli altri paesi occidentali grazie più di ogni altra cosa ai salari stabili e al progresso della produttività nell’arco degli ultimi dieci anni.
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Il trend risulta essere così palese che il Regno Unito sta addirittura diventando sempre più competitivo su questo campo anche in confronto a molti paesi dell’est Europa come la Polonia, e la Repubblica Ceca.
Il costo dei salari è aumentato di 16 punti percentuali negli ultimi dieci anni, mentre è salito di ben 52 punti in Francia e 62 in Italia. La competitività di un certo numero di paesi europei, come l’Italia, è stata frenata da leggi inflessibili sul mercato del lavoro e dalla mancanza di investimenti in settori fondamentali come tecnologia e in infrastrutture.
La ricerca pone la Gran Bretagna insieme ai Paesi Bassi all’Indonesia e all’India come “stelle crescenti regionali”. BCG valuta un’insieme di fattori tra cui il mercato del lavoro e quello dell’ energia. Molti dei paesi quali l’Italia, la Francia il Belgio la Svizzera e la Svezia hanno avuto una brusca frenata sul fronte della competitività anche per una fiacca produttività e a causa dei sempre maggiori costi dell’energia.