Secondo un approfondito studio da parte della Commissione europea, prossimo alla pubblicazione, l’Italia risulta il paese che ha mancato i versamenti di una parte dell’Iva. Questo calcolo è stato eseguito dalla stessa Commissione europea sulla base delle differenze che si sono andate a creare tra le entrate stimate ed le entrate effettive, un divario che ammonta a 36,1 miliardi di euro nel 2011. All’interno dell’Unione europea il mancato versamento dell’Iva, sempre nel 2011, ammonta a 193 miliardi di euro ovvero all’1,5% del Pil EU. Un mancato introito per l’Europa dettato anche dalla crisi economica, la frode fiscale e a determinate inefficienze amministrative.
Il medesimo studio della Commissione europea verrà pubblicato nel corso dell’attuale settimana. Questo studio, per quanto riguarda il nostro paese, sottolineerà che il mancato gettito dell’Iva è aumentato dell’1,9% del Prodotto interno lordo del 2009 al 2,3% dell’anno 2011.Tuttavia i paesi con il divario più elevato rimangono i seguenti: Romania, Lettonia, Grecia e Lituania, come si evince dallo stesso documento della Commissione europea.
Questo rapporto della Commissione europea sui mancati introiti dell’Iva vuole avere la finalità di far riflettere tutti i paesi membri su una possibile riforma delle leggi finanziarie EU.