Fondo salva-stati europeo potrebbe aumentare a 1000 miliardi

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Oggi a Copenaghen prenderà il via il vertice informale dell’Ecofin, al quale parteciperanno i ministri finanziari e i banchieri centrali dell’area euro. Sul tavolo c’è l’ipotesi di rafforzamento del firewall anti-crisi fino a 1000 miliardi di euro

Oggi a Copenaghen prenderà il via il vertice informale dell’Ecofin, al quale parteciperanno i ministri finanziari e i banchieri centrali dell’area euro. Sul tavolo c’è l’ipotesi di rafforzamento del firewall anti-crisi fino a 1000 miliardi di euro, per impedire che un colpo di coda della crisi possa nuovamente travolgere la zona euro e far ritornare turbolenze simili a quelle che si sono verificate nel secondo semestre del 2011. L’annuncio del potenziamento del fondo salva-stati europeo dovrebbe avvenire tra oggi e domani.

Ma a quanto ammonterà complessivamente la potenza di fuoco del nuovo firewall anti-crisi? La soluzione più semplice vedrebbe la fusione del fondo temporaneo EFSF con il meccanismo di stabilità finanziaria permanente ESM. E’ l’ipotesi avanzata dalla Germania. A partire da luglio 2012 e fino alla metà del 2013 le risorse complessive ammonterebbero a 700 miliardi di euro, sommando i 500 miliardi del nuovo ESM con i 200 disponibili del fondo EFSF. Inoltre, ci sarebbero i 240 miliardi di “riserva” previsti dall’EFSF, attualmente utilizzabili soltanto in casi eccezionali con decisione unanime dei capi di stato e di governo.

C’è da considerare, però, che 200 miliardi di euro del fondo EFSF sono già impegnati per il salvataggio di Grecia, Portogallo e Irlanda, per cui le risorse effettive sarebbero più basse. Mentre si scalda il fronte della Spagna, che secondo Citigroup potrebbe essere soggetta alla ristrutturazione del debito entro fine anno se non rislverà i problemi legati al deficit e alla crisi bancaria, ci sono ancora spaccature tra i vari leader europei sulla dotazione complessiva del fondo salva-stati.

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Il ministro delle Finanze francese Fraçois Baroin chiede un firewall da 1000 miliardi di euro, mentre il suo omologo tedesco Wolfgang Schaeuble ritiene “convincente e sufficiente” una cifra di 800 miliardi di euro. Intanto, tramontata per ora la Tobin tax, la Germania vorrebbe proporre una tassa su tutte le transazioni che riguardano le azioni di società quotate.

â–º ESITO ASTA DI FINANZIAMENTO BCE (LTRO) 29 FEBBRAIO 2012

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