Il Fondo monetario internazionale ha avvertito nuovamente la Banca centrale europea in merito all’inflazione troppo bassa. Il monito lanciato dal Fondo monetario internazionale è che se l’inflazione persiste nel rimanere a valori troppo bassi sarà necessario “un programma di acquisti di titoli su ampia scala, innanzitutto di titoli di Stato”. È quanto riportato nel rapporto conclusivo della missione di monitoraggio nella zona euro, ex Articolo IV del Fondo monetario internazionale.
Nel generico l’istituzione di Washington vede con ottimismo le decise azioni politiche fatte nell’Eurozona e a livello nazionale “per sostenere la domande e allentare le condizioni finanziarie”, cosa che ha reso migliore la fiducia dei mercati e le prospettive di ripresa. Sono positive anche le “eccezionali misure decise recentemente dalla Banca centrale europea per gestire l’inflazione bassa e per rafforzare la domanda” e “l’intenzione di usare ulteriori strumenti non convenzionali se necessario”.
> La Banca d’affari Usa, Morgan Stanley torna ad investire in Italia
L’impegno della Bce in fini di obiettivi sui prezzi “alla fine farà aumentare le aspettative sull’inflazione in tutta l’Eurozona”. Il Fondo mette in risalto che la Bce “ha varato ampie misure per sostenere la domanda e gestire la frammentazione” e che ci sono progressi ininterrotti sull’unione bancaria. Nel generico, secondo il Fmi politiche di bilancio “neutrali all’interno dell’Eurozona sono ampiamente appropriate”, dal momento che mettono in equilibrio crescita e sostenibilità del debito. In ogni caso le politiche fiscali nazionali devono essere “attentamente calibrate per sostenere la crescita” laddove c’è spazio per farlo, adoperando “la flessibilità nell’ambito del quadro fiscale ed evitando ulteriore consolidamento” se dovessero esserci sorprese negative sulla crescita.