Sono ancora cinque le società che non hanno annunciato quale sarà la cedola che verrà pagata agli azionisti, in particolare mancano all'appello..
In ogni caso le somme possono già essere tirate, sulla base dei dati pubblicati da CorrierEconomia l’indice Ftse Mib risulta essere superiore al 3%.
Si tratta di un ottimo risultato non solo se paragonato al rendimento dei titoli di Stato ma anche e soprattutto in considerazione del fatto che nell’ultimo anno la maggior parte delle società è stata costretta a tagliare la cedola a causa della crisi, che ha indotto a ritenere più giusto il rafforzamento delle riserve societarie piuttosto che la distribuzione dell’utile agli azionisti.
Fino ad ora il bilancio è di 18 società che hanno tagliato il dividendo, 10 che lo hanno alzato e 7 che invece lo hanno lasciato invariato rispetto all’anno precedente. Tra le società che hanno annunciato un dividendo al ribasso troviamo Assicurazioni Generali, Fondiaria Sai, Mediolanum, Mediaset, A2A, Impregilo, Monte dei Paschi, Ubi Banca, Buzzi Unicem, Bulgari, Enel, Eni, Geox, Italcementi, Parmalat, Snam Rete Gas, Tenaris e STM.
Le società che invece hanno alzato il dividendo sono Ansaldo, Atlantia, Fiat, Intesa Sanpaolo, Unipol, Unicredit, Terna, Pirelli Co, Luxottica e Lottomatica. A lasciare invariato il dividendo sono state invece Autogrill, Banca Popolare di Milano, Cir, Finmeccanica, Saipem, Prysmian e Mondadori.