Sony ha annunciato, entro il 2010, un taglio di 8.000 posti di lavoro e la chiusura del 10% dei suoi siti produttivi..
Sony, infatti, aveva già reso noto che per il terzo trimestre del 2008 aveva registrato un calo dei profitti del 71% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Il colosso dell’elettronica, attraverso la riduzione dei lavoratori, degli investimenti e con la chiusura del 10% dei suoi impianti mira a ridurre ampiamente i suoi costi, anche se Katsuhiko Mori, manager della DAIWA SB Investments, ha affermato che a suo avviso queste misure non saranno comunque sufficienti poichè Sony, al momento, non ha nessun settore che genera profitti stabili.
Il punto forte della società è sempre stato l’innovazione ma da questo punto di vista, negli ultimi anni, le cose vanno molto male. Sony, infatti, ha perso il primato di azienda leader nel settore TV, attualmente detenuto dalla Samsung e anche nel campo di lettori mp3 è stato ampiamente superato, già da tempo, dall’iPod di Apple. La società , comunque, con la sua Nintendo Wii, è riuscita ad aggiudicarsi il primo posto nella classifica dei videogame dell’anno ma, tuttavia, a parte il Bravia ZX1, il TV LCD più sottile al mondo, comparso per la prima volta a Berlino lo scorso anno, la società non ha nessun prodotto nuovo, circostanza che ha deluso molti giapponesi.
Pare essere questo, quindi, il suo principale problema, al di là della crisi economica che, al massimo, lo ha soltanto aggravato. Secondo gli analisti, quindi, quello di cui Sony ha bisogno non è un taglio dei costi ma un prodotto innovativo, un gadget che cambierà il mondo, come ha fatto il Walkman nel 1980.