
Per il 2012, in particolare, è prevista una crescita del Pil mondiale del 2,5%, mentre nel 2013 la crescita dovrebbe essere del 3,1%, ovvero inferiore rispettivamente di 1,1 e di 0,5 punti rispetto alle previsioni diffuse lo scorso giugno.
► LA CRISI E IL RUOLO DELLE BANCHE
A fungere da catalizzatore alla crescita economica del paese saranno soprattutto le economie emergenti, tuttavia la Banca Mondiale ha tagliato anche le stime di crescita di questi Paesi portandole al 5,4% nel 2012 e al 6% nel 2013, contro il 6,2% e il 6,3% previsto in precedenza. Per quanto riguarda le economie avanzate, invece, la crescita sarà dell’1,4%, mentre se si restringe il campo alla sola zona euro è prevista una contrazione dello 0,3%.
► IPOTESI FALLIMENTO GRECIA A MARZO
La Banca Mondiale ha inoltre sottolineato il rallentamento della crescita in diversi Paesi in via di sviluppo, come Brasile, India, Russia, Sudafrica e Turchia. In tale contesto, dunque, le prospettive per paesi più poveri appaiono favorevoli, tuttavia nel caso in cui dovesse verificarsi un ulteriore peggioramento della situazione nessuno verrà risparmiato.
Il taglio delle stime attuato dalla Banca Mondiale ha spinto al ribasso tutte le principali Borse europee e ha fatto nuovamente salire lo spread Btp/Bund sopra quota 470 punti.