Philips comunica il proprio bilancio trimestrale e avverte di una perdita di circa 1,35 miliardi
BILANCIO PHILIPS PRIMO TRIMESTRE 2011
Una di queste, e il caso è quanto mai eclatante, è la multinazionale olandese dell’elettronica Philips (che produce e commercia alcuni dei più raffinati e diffusi oggetti d’uso quotidiano o professionale, quali microprocessori, piccoli elettrodomestici e strumenti diagnostici) che, nonostante vendite record (25,42 miliardi di euro nel 2010), ha comunicato di aver perso, nel secondo trimestre del 2011, circa 1,35 miliardi.
La perdita, purtroppo, non è isolata, e va ad accumularsi all’ingente perdita segnalata dal gruppo relativamente al primo trimestre (quando Philips perse circa il 32%, ovverosia quasi 138 milioni di euro, a causa dell’abbandono della divisione televisori).
Il motivo di questa crisi, che ha trascinato al ribasso le azioni del gruppo (quotato a New York e Parigi) è da ricercarsi, oltre al permanere ad oltranza della crisi, in alcuni specifici settori che Frans von Houten, CEO della società , non ha mancato di evidenziare in uno stringato comunicato diffuso stamane.
Sfide operative a breve termine (fallimentari), debolezza dei mercati al consumo e svalutazione di svariate attività sarebbero, secondo l’industriale olandese, i principali responsabili dell’insuccesso della azienda.
Il comunicato, inoltre, precisa che per il risanamento dei conti saranno necessari circa 500 milioni di euro, reperibili soltanto grazie ad un consistente taglio delle spese superflue.
Nel frattempo, in attesa dell’apertura dei mercati, il titolo Philips guadagna il 2,38% a quota 17,6100.