L'Onu ha lanciato un allarme relativo alla crisi economica, cercando di distogliere lo sguardo di tutti dai soliti temi che normalmente..
L’Onu, infatti, ha sottolineato un dato che troppo spesso viene trascurato, quello relativo al numero di persone che versano in condizioni di povertà e che la crisi ha contribuito ad accrescere notevolmente. Si stima, infatti, che sono 90 milioni le persone diventate povere a seguito della crisi.
La crisi economica, infatti, ha indotto numerosi paesi a ridurre il volume di aiuti umanitari destinati ai paesi poveri, una circostanza che ha peggiorato in maniera drastica la situazione delle persone che abitano in questi luoghi.
Per questo motivo, quindi, il segretario delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha invitato i paesi sviluppati a non ridurre il budget destinato agli aiuti umanitari perchè questo potrebbe causare la nascita di ulteriori malattie e accrescere ulteriormente la fame nel mondo.
Secondo l’Organizzazione, infatti, i poveri sono quelli che più di tutti hanno sofferto la crisi economica poichè le persone che in questo momento stanno soffrendo la fame e stanno vivendo in condizioni di estrema povertà sono molte di più di quante sarebbero state se questa crisi economica non si fosse mai verificata e se il progresso fosse continuato senza subire alcuna interruzione.
In base al rapporto dell’Unaids/World Bank sono tantissimi i malati poveri che fanno fatica ad ottenere medicinali che per loro sono di vitale importanza, proprio a causa della riduzione degli aiuti umanitari.
La crisi, quindi, in questo senso, potrebbe causare la morte di 3,4 milioni di persone sotto trattamento antiretrovirale e di altri 7 milioni di persone che hanno bisogno di questo trattamento ma che non possono permetterselo, nonchè di tutte quelle persone che avranno bisogno di questo trattamento in futuro.