La crisi economica continua a mietere vittime nell'industria automobilistica. L'ultima, ma solo in ordine di tempo..
La drastica misura si è rivelata obbligatoria dopo il drastico calo delle vendite. Carlos Ghosn, direttore esecutivo Nissan, ha affermato che la peggiore ipotesi che potesse essere prospettata sullo stato dell’economia non solo è stata raggiunta ma è anche stata ampiamente superata. Nissan, infatti, non è affatto un eccezzione, è soltanto una delle numerosissime industrie che ne stanno subendo le conseguenze.
Il taglio dei posti di lavoro prospettato sarà effettuto da Marzo 2009 a Marzo 2010 e il totale della forza lavoro sarà così ridotto da 23.5000 a 21.5000 unità . Nissan, tuttavia, non prevede la chiusura di nessuno stabilimento.
Nissan, inoltre, ha reso noto di aver venduto, tra Ottobre e Dicembre, 731.000 veicoli registrando, così, un calo del 18,6% rispetto all’anno precedente. Tale differenza si traduce, quindi, in una perdita di 83,2 miliardi di yen rispetto ad un profitto di 132 miliardi registrato nello stesso periodo dello scorso anno.
Le ripercussioni della notizia si avvertono soprattutto nella Borsa di Tokyo che chiude gli scambi in ribasso dell’1,33%. L’indice Nikkei, infatti, è sceso a quota 7.969,03 punti, 107,59 in meno rispetto alla chiusura di venerdì.