Negli Stati Uniti, durante il mese di Dicembre, il tasso di disoccupazione è salito del 7,2%, il margine più alto raggiunto..
La maggior parte delle perdite dei posti di lavoro si è avuta nel settore dei servizi in cui si è registrata una perdita di 273.000 lavoratori, nel settore manifatturiero in cui sono state licenziate 149.000 persone e nel settore delle costruzioni dove ci sono stati circa 67.000 tagli al personale. Molti dei fortunati che sono riusciti a conservare il loro posto di lavoro, tuttavia, hanno subito pesanti riduzioni del loro orario lavorativo.
Il neo eletto presidente americano Barak Obama, a pochissimi giorni dal suo insediamento presso la Casa Bianca, ha definito la situazione estremamente tragica e ha manifestato la sua intenzione ad agire con assoluta urgenza per evitare che la situazione degeneri ulteriormente.
Obama, inoltre, ha spiegato l’esistenza di trattative in corso tra lui e il Congresso al fine di approvare un pacchetto di rilancio dell’economia stimato in circa 800 miliardi di dollari, misura che però, secondo molti, sarà appena sufficiente ad evitare un ulteriore peggioramento della situazione.
La notizia della crescita del tasso di disoccupazione ha avuto immediate ripercussioni in borsa con il titolo Dow Jones che è sceso di dell’1,6%. L’aumento della disoccupazione, inoltre, ha creato forti timori in relazione ad un eventuale rallentamento della domanda di petrolio il cui prezzo è scivolato sotto i 40 dollari al barile.