Il prezzo del petrolio è ulteriormente calato a causa del rallentamento economico mondiale che ha tra le sue..
Come ricorderanno in molti, infatti, prima che la crisi economica determinasse una riduzione della domanda, le forti richieste ricevute dalla Cina e da altri paesi emergenti aveva determinato un’impennata del prezzo del petrolio che, durante il mese di Luglio, era arrivato alla cifra record di 147 dollari al barile. Ora invece il suo prezzo è sceso sotto i 40 dollari al barile.
A causa di questa forte riduzione di domanda l’OPEC ha deciso di tagliare drasticamente la produzione, riducendola di 2,2 milioni di barili al giorno e, inoltre, si è mostrato pronto ad un ulteriore taglio qualora fosse necessario.
Mercoledì verranno resi noti i dati settimanali relativi alla disponibilità di petrolio da parte degli Stati Uniti e si prevede un incremento delle scorte americane di circa 300.000 barili.
I Ministri dell’Energia dei principali paesi esportatori di gas, intanto, sono riuniti a Mosca con l’intenzione di accordarsi per istituire un organismo simile all’OPEC. I paesi coinvolti sono Russia, Algeria, Iran, Libia, Qatar e Venezuela. La Russia, tuttavia, ha affermato che lo scopo principale dell’organizzazione sarà quello di un semplice scambio di opinioni.