Resta il problema principale della disoccupazione...
I segnali di una ripresa dell’intera economia mondiale iniziano a vedersi ma da qui a tornare ad una situazione di normalità ci vorrà ancora molto tempo. Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, nei giorni scorsi aveva parlato di inizio della fine della recessione, e a fargli eco c’è anche il segretario al Tesoro americano, Timothy Geithner.
L’ex presidente della Federal Reserve, Alan Greenspan, lancia segnali incoraggianti, annunciando che la crisi non è ancora finita, ma la fine di questo periodo è molto vicina. Sempre nella stessa intervista, rilasciata alla tv abc, Greenspan sostiene che dopo che l’economia degli Usa ha toccato il fondo, da metà luglio a questa parte si iniziano a vedere i primi segni di una ripresa.
Comunque, seppure i mercati finanziari sembrino rispondere bene alla crisi, resta il problema principale della disoccupazione, che anche negli Stati Uniti ha toccato livelli inimmaginabili solo qualche tempo fa.
L’ex presidente della Federal Reserve, Alan Greenspan, lancia segnali incoraggianti, annunciando che la crisi non è ancora finita, ma la fine di questo periodo è molto vicina. Sempre nella stessa intervista, rilasciata alla tv abc, Greenspan sostiene che dopo che l’economia degli Usa ha toccato il fondo, da metà luglio a questa parte si iniziano a vedere i primi segni di una ripresa.
Comunque, seppure i mercati finanziari sembrino rispondere bene alla crisi, resta il problema principale della disoccupazione, che anche negli Stati Uniti ha toccato livelli inimmaginabili solo qualche tempo fa.
Gli analisti a luglio stimavano una disoccupazione pari al 9,6%, risultato che non si registra da 26 anni. Proprio sulla scia di questo dato inquietante, Geithner ha dichiarato che potrebbe essere deciso di aumentare I sussidi per i disoccupati.
Ulteriore problema per l’America è il deficit che ormai ha superato quota 1.000 miliardi di dollari e Geithner non esclude l’indurimento della tassazione per ridurre il deficit statale, che sarà necessario anche perchè il governo americano è intenzionato ad introdurre una riforma sanitaria con prezzi molto alti.