
In Italia, pertanto, il tasso di disoccupazione è salito nuovamente, per il quinto trimestre consecutivo, al 6,8%, rispetto al 6,6% riscontrato dall’Istituto Nazionale di Statistica nel primo trimestre dell’anno.
Determinante è stato, in tal senso, il freno dell’economia nazionale, la cui crescita si è ridotta dello 0,3% nel secondo trimestre, mentre per il trimestre che sta giungendo a conclusione le principali analisi stimano una crescita prossima allo zero.
Ci si chiede ora quale sarà il trend a breve termine della disoccupazione italiana. Secondo molti osservatori, il tasso continuerà a crescere sulla scia delle criticità attraversate da molte imprese (non ultima, la riduzione promessa tra le fila di Alitalia), della crescente inflazione e dell’economia stagnante.
Ci si domanda anche quali saranno le prossime mosse del governo: a guardare i numeri presenti, pare che le tasse su compagnie finanziarie e petrolifere, e le altre riforme in materia tributaria, non siano sufficienti per agire come leva della ripresa nazionale.