Da gennaio a oggi, l'azienda con sede a Herzogenaurach ha lanciato tre 'profit warning'. Oggi, dopo l'annuncio della politica dei dividendi e del riacquisto di azioni proprie, il titolo fa segnare un rialzo del +4,1%.
Sono stati giorni difficili per Adidas. L’azienda è entrata in crisi, non trovando creativi disposti a trasferirsi nel centro della Germania. Nei giorni scorsi era stato annunciato un profit warning dopo che le azioni del brand avevano già perso un quarto del proprio valore negli ultimi mesi. Si tratta del terzo ‘allarme’ lanciato dall’inizio dell’anno.
Pesa sull’azienda il grave arretramento sul mercato nordamericano, soprattutto per ciò che concerne i prodotti sportivi connessi al golf. Per correre ai ripari, l’azienda ha dunque deciso di aprire una sede distaccata a Brooklyn, considerata oggi come la zona più alla moda di New York. Qui verranno condensate parte delle nuove attività “creative” del gruppo. Steve Fogarty, responsabile del settore digitale del gruppo si è messo in cerca di talenti in grado di fare la differenza in tutti i rami del marketing e del design.
Qualcosa sta iniziando a cambiare, come testimoniano i numeri di questa mattina. Presso la Borsa di Francoforte, infatti, il titolo ha fatto registrare una buona impennata segnando un aumento di quattro punti percentuali. In questo momento l’azione del gruppo con sede in Bavaria (Herzogenaurach, un paesino di 24.000 abitanti) registra un +4,17%, e scambia a 61,72 euro.
A cosa si deve il rialzo di Adidas? E’ stato annunciato che il consiglio di amministrazione ha deciso di approvare un programma di remunerazione dei propri azionisti, dal valore di 1,5 miliardi di euro nei prossimi tre anni, da effettuarsi principalmente mediante un vero e proprio piano di buyback (riacquisto di azioni proprie).
Il nuovo programma di buyback si aggiunge alla già annunciata politica dei dividendi, che contempla la distribuzione di un dividendo annuale nel range di un 20-40% dell’utile netto.