
Questa conclusione, probabilmente, indurrà Sony a adottare ulteriori misure drastiche, oltre a quelle già contenute nel piano di ristrutturazione annunciato durante il mese di Dicembre, che prevedeva il taglio di circa 8.000 posti di lavoro.
In simile condizioni si trova anche Toshiba, l’altro colosso giapponese dell’elettronica che, allo stesso modo, soffre per il calo di domanda soprattutto relativo a computer e televisori a schermo piatto. Toshiba, infatti, prevede di registrare una perdita di circa 200 miliardi di yen.
La notizia delle previsioni negative da parte di Sony e Toshiba, ovviamente, ha avuto pesanti conseguenze sulla Borsa di Tokyo che ha chiuso in forte ribasso. L’indice Nikkei è calato notevolmente, il titolo Sony è calato del 9% mentre Toshiba dell’8%.
La crisi del Giappone, ovviamente, non riguarda solo il settore dell’elettronica ma ha colpito tutte le esportazioni, soprattutto verso gli Stati Uniti e l’Unione Europea, calate del 26,5%.