Crisi euro scatenata dai fondi americani?

by Redazione 2

A fine febbraio aveva fatto parecchio discutere l'indiscrezione pubblicata dal Wall Street Journal, secondo cui i dirigenti di alcuni tra i..

A fine febbraio aveva fatto parecchio discutere l’indiscrezione pubblicata dal Wall Street Journal, secondo cui i dirigenti di alcuni tra i più importanti fondi di investimento americani si erano riuniti per una cena presso un noto ristorante di Manhattan, durante la quale si erano mostrati tutti concordi nel ritenere che la crisi greca avrebbe portato ad un progressivo declino della moneta unica europea.

Una convizione questa che oggi non è più oggetto di un’indiscrezione di stampa, bensì una questione concreta di cui si parla apertamente sia in televisione che sui giornali.


Le perplessità, dunque, continuano nonostante il pacchetto di misure straordinarie da 750 miliardi di euro siglato dall’Unione europea e dal Fondo monetario internazionale al fine di stabilizzare i mercati finanziari e aiutare i paesi dell’eurozona che versano in condizioni di difficoltà, anzi, sembra quasi che dopo l’approvazione di questa misura straordinaria i dubbi degli esperti siano addirittura aumentati.


Anche se sono in molti a credere che nella maggior parte dei casi sono stati gli investitori “genuini” a vendere i titoli in euro per i timori relativi all’economia europea è impossibile non considerare il ruolo importantissimo che hanno avuto gli speculatori in tutta questa faccenda, secondo il commissario europeo Michel Barnier colpevoli di aver guadagnato soldi sulle sfortune della gente.

Ai tempi della famosa cena a Manhattan – a cui hanno partecipato personalità di estrema importanza nel settore, tra questi anche John Paulson che circa due anni fa si è arricchito speculando sulla crisi dei mutui – l’euro valeva ancora 1,36 dollari, per cui chi ha scommesso al ribasso della moneta unica con i futures in questi mesi può aver raddoppiato il capitale investito.

Nonostante molti dei fondi hanno negato di aver speculato contro la moneta unica è evidente che la febbre anti-euro è partita proprio dalla cena tenuta lo scorso febbraio. Coincidenza fortuita?

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