Il dossier relativo alla vendita della banca elvetica Bsi da parte di Generali Assicurazioni entra nel vivo, anche se finora il Leone di Trieste avrebbe ricevuto offerte ritenute non soddisfacenti
Il dossier relativo alla vendita della banca elvetica Bsi da parte di Generali Assicurazioni entra nel vivo, anche se finora il Leone di Trieste avrebbe ricevuto offerte ritenute non soddisfacenti e inferiori al valore di libro pari a 2,3 miliardi di franchi svizzeri. Bsi è uno degli asset di maggior peso nel piano di dismissioni del gruppo assicurativo triestino da circa 4 miliardi. L’amministratore delegato Mario Greco vorrebbe completare la vendita degli asset non strategici entro il 2015. Intanto in borsa il titolo Generali mostra un passivo dello 0,55% a 14,36 euro.
Nell’ultima assemblea degli azionisti, tenutasi lo scorso 30 aprile, il ceo group Mario Greco non aveva fornito particolari indicazioni sui dettagli relativi alla possibile vendita di Bsi né tanto meno della attivià riassicurative americane. Le procedure di vendita sono state avviate già dalla scorsa estate. Da queste cessioni Generali punta a incassare almeno 2 miliardi di euro, ovvero la metà dei proventi attesi dalla vendita di tutti gli asset inseriti nel piano di dismissioni.
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Secondo indiscrezioni di stampa, per Bsi sarebbe in pole position il consorzio guidato dalla spagnola Bankiter, ma si fanno sempre più insistenti i rumors relativi all’interesse del fondo di investimento americano Apollo Global Management. Tuttavia, resta ancora da valutare il prezzo offerto dai potenziali acquirenti. Greco non ha alcuna intenzione di svendere l’asset a qualsiasi prezzo.
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Intanto, oggi l’assemblea dei soci Generali si riunisce per esaminare i risultati del primo trimestre dell’anno. Domani mattina saranno comunicati ufficialmente ai mercati. E’ molto probabile che oggi si discuta anche del dossier Bsi.