Eni ha ceduto il 25% di Greenstream alla compagnia di stato libica Noc, di conseguenza continuerà a detenere una quota del 50% della..
Il gasdotto di Greenstream collega la Libia con la raffineria siciliana di Gela, dove nel corso della giornata di ieri è stato emesso l’ordine di custodia cautelare nei confronti di 7 persone, accusate di essere coinvolte nel tentativo di omicidio dell’ingegnere Fabrizio Lisciandra, che aveva tentato di opporsi al tentativo della mafia di insinuarsi negli appalti del petrolchimico dell’Eni.
La notizia ha però avuto conseguenze negative in Borsa, il titolo Eni ha registrato stamane un calo del 3,27% a 14,48 euro, nonostante la decisione di Moody’s di mantenere invariato il rating sul titolo a Aa2, mostrandosi quindi contraria alla decisione presa da Standard & Poor’s di tagliare il rating portandolo a A+ dal precedente AA-.
L’agenzia di rating ha riferito di aver reputato opportuno non apportare alcuna modifica alla raccomandazione del titolo per via della solida posizione di business che fa di Eni una delle maggiori compagnie europee attive nel settore oil e gas. Da non trascurare, inoltre, l’ampio portafoglio di asset ulteriormente rafforzato dalle acquisizioni operate negli ultimi anni. Moody’s ha poi sottolineato lo sviluppo pianificato di una serie di progetti che nei prossimi mesi dovrebbero consentire al colosso energetico di incrementare le riserve e la produzione.
L’outlook, tuttavia, resta negativo per via della debole posizione nel “baseline credit assessment” (Bca), anche se va comunque sottolineato l’impegno del management a portare il leverage sotto il 40%.
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