Lo yen nell'ottava scorsa ha toccato un nuovo massimo nei confronti del dollaro americano, a quota 83,3.
Lo yen nell’ottava scorsa ha toccato un nuovo massimo nei confronti del dollaro americano, a quota 83,3, segnando così il nuovo minimo da 15 anni a questa parte per il biglietto verde.
Secondo molti questo vorrebbe significare che il Giappone sta preparando un intervento sul mercato dei cambi. Nelle elezioni il premier Naoto Kan deve vedersela con Ichiro Ozawa per la presidenza del Partito Democratico, ed una sconfitta porterebbe alle dimissioni.
Se dovesse vincere Ozawa si pensa già ad una politica fiscale meno rigorosa, e proprio per questo Kan ha varato un pacchetto di stimoli all’economia da circa 11 miliardi di dollari.
Come affermato da Takuji Okubo di Société Générale, il Giappone non dovrebbe intervenire finchè lo yen non sarà arrivato a quota 80 dollari.
Invece settimana scorsa si è tenuto un summit bilaterale in Cina tra Pechino e gli Usa, con la banca centrale cinese che ha portato il fixing giornaliero dello yuan a 6,7625 sul dollaro, anche in questo caso si tratta di un massimo storico, dal 1994.
Geithner comunque potrà presentarsi al Congresso non a mani vuote, dal momento che c’è stato un leggero calo del deficit commerciale Usa verso la Cina in agosto rispetto a luglio.