Il triplo minimo nelle ultime ore ovviamente non è un buon segnale per la moneta europea.
Addirittura il cross tra la moneta unica europea e la moneta americana ha toccato per la terza volta i minimi dell’anno.
In confronto alle settimane precedenti gli scenari rimangono intatti, tutti i fattori di rischio non sono cambiati ma anzi si sono inaspriti, permettendo appunto un movimento dell’euro su nuovi minimi dell’anno.
Ovviamente a rendere la situazione ancora più difficile c’è la situazione della Grecia, con il paese ellenico che ormai è in una situazione gravissima, che non è in grado evidentemente di risolvere da solo.
Tuttavia rimane abbastanza elevato l’azionariato in quanto a prezzi, anche se bisogna dire che quello che è quotato in euro non scende, grazie anche al supporto delle trimestrali americane che hanno fatto registrare ottimi risultati complessivamente.
Per fare qualche esempio, da inizio 2010 S&P500 ha guadagnato l’8,5%, Ftse-Mib e Eurostoxx50 rispettivamente hanno perso 3% e 2,2%. Inoltre il cambio euro/dollaro è crollato dell’8%.
Il triplo minimo nelle ultime ore ovviamente non è un buon segnale per la moneta europea, e potrebbe dare vita a nuovi cali, con ogni rimbalzo che può trasformarsi in una opportunità per shortare euro, con primo target in area 1,30-1,31 dollari.