Superata la soglia psicologica di 1,43.
Solamente due giorni fa invece il cambio euro dollaro era rimbalzato da quota 1,41.
Tuttavia come suggerito dagli esperti, nonostante questo nuovo recupero, la dinamica di breve termine resta contrastata. In particolare rimane molto alta la volatilità giornaliera e si evidenzia una difficoltà a dare continuità alle varie fasi direzionali.
I due massimi decrescenti fatti segnare tra maggio e giugno sembrano indicare una prevalenza del dollaro sull’euro, invece sul medio-lungo termine la dinamica rimane favorevole alla moneta europea.
Proprio per questi fattori non deve stupire la continua alternanza di oscillazioni negative e positive, nel range compreso tra 1,41 e 1,45. Servirà quindi il breakout di uno di questi due livelli per fornire un nuovo spunto direzionale e per gettare le basi per un’ampia accelerazione.
In questo momento il cambio euro/dollaro è fermo a quota 1,4318.